La prostata è una ghiandola dell’apparato urogenitale maschile localizzata sotto la vescica, davanti all’intestino retto, dietro all’osso pubico ed adagiata sul pavimento pelvico. Attraverso la prostata decorre il primo tratto dell’uretra che è il canale che porta l’urina all’esterno.  Nell’uretra prostatica vengono immessi il secreto prostatico (la prostata produce il 40% del volume dello sperma) ed i liquidi elaborati dalle vescichette seminali e dai testicoli (dotti eiaculatori): in questo modo si viene a costituire lo sperma, nel momento dell’eiaculazione.

Attorno alla prostata si trovano dei muscoli importanti per il controllo della minzione e dell’eiaculazione. La compromissione di questi muscoli in corso di prostatite determina sintomi urinari ed eiaculatori

 

Cos’è la prostatite

 La prostatite è un’infiammazione a carico della ghiandola prostatica; interessa dal 30% al 50% degli uomini sessualmente attivi ed in genere colpisce coloro che non hanno ancora raggiunto i cinquant’anni.

Non si tratta né di un tumore né di un ingrossamento della ghianola, che invece prende il nome di ipertrofia prostatica.

 

Il National Institutes of Health (NIH) istituì una classificazione in 4 tipologie:

  • la prostatite acuta di origine batterica (o prostatite di tipo I),
  • la prostatite cronica di origine batterica (o prostatite di tipo II),
  • la prostatite cronica non-batterica (o prostatite di tipo III)
      • III a   con globuli bianchi nel secreto prostatico
      • III b senza globuli bianchi nel secreto prostatico
  • la prostatite asintomatica (o prostatite di tipo IV).

 

Le prostatiti di tipo I, II e III tendono ad accompagnarsi a una lunga serie di sintomi

  • urologici: bruciori urinari, minzione irregolare, flusso urinario ridotto, necessità di urinare frequentemente, difficoltà a svuotare completamente la vescica, urgenza minzionale, bisogno di urinare di frequente nel corso del riposo notturno,  dolore in sede rettale, scrotale ed inguinale, sangue nelle urine
  • andrologici: incompleto irrigidimento del pene, eiaculazione dolorosa, eiaculazione precoce o ritardata, infertilià

 

La prostatite acuta batterica (tpo I) è dovuta a un’infezione batterica a carico della ghiandola.

La prostatite cronica batterica (tipo II)  non è molto comune ed è dovuta a una proliferazione batterica in loco che può coinvolgere anche le vescicole seminali, i dotti deferenti, gli epididimi e i testicoli.

La prostatite cronica abatterica (tipo III)  può esordire a ogni età, ma in genere colpisce gli uomini dopo i 25 anni. Mentre la tipo III-a presenta segni infiammatori nel secreto prostatico (presenza di globuli bianchi) la tipo III-b non è direttamente collegabile a cause specifiche: l’esame delle urine, dello sperma e il tampone uretrale non rilevano la presenza di batteri patogeni e nel secreto prostatico non si riscontrano globuli bianchi. Si ritiene oggi che nella  prostatite III-b vi sia una causa neuro-muscolare per permanere di uno spasmo a carico della muscolatura del pavimento perineale (muscoli elevatori dell’ano), spesso con conseguente infiammazione dei nervi pudendi.  Questa condizione prende alche il nome di dolore pelvico cronico (CPPS). I sintomi della prostatite cronica abatterica (tipo III-b) possono presentarsi, attenuarsi, regredire e poi ricomparire.
Le cause dell’insorgenza della sindrome dolorosa del pavimento pelvico (CPPS) possono essere molteplici. La malattia si presenta in alcuni casi in seguito ad una prostatite e/o a microtraumi ripetuti del perineo, in altri casi può insorgere a seguito di disturbi proctologici come fistole, ragadi ed emorroidi. Può inoltre manifestarsi a seguito di un periodo di stress o di sovraccarico psico-fisico. In alcuni soggetti predisposti, si può innescare una sensibilizzazione del pavimento pelvico che può portare ad un circolo vizioso fatto di tensione muscolare che aumenta con un meccanismo di feedback neurologico.

 La prostatite asintomatica (prostatite di tipo IV), come indicato dal nome, non presenta sintomi che il paziente riesce a riferire, la sua presenza infatti non si accompagna a dolore o fastidio, con conseguente ritardo nella diagnosi. La prostatite asintomatica non esordisce con dolori o fastidi riferibili dal paziente, ma vi sono segni di infiammazione o infezione nello sperma o nel secreto prostatico.

Come si esegue la diagnosi di prostatite

Per identificare il preciso tipo di prostatite e di conseguenza la giusta terapia, il medico potrà avvalersi di:


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