Che cos’è la disfunzione erettile?

La disfunzione erettile, a volte chiamata impotenza, é la persistente o ricorrente incapacità di ottenere o mantenere una erezione sufficiente a completare il rapporto sessuale o altre attività sessuali.

Quanto è comune la disfunzione erettile?

La disfunzione erettile é un problema comune che interessa almeno un uomo su dieci. Si stima che in Italia circa il 13% della popolazione maschile soffra di disfunzione erettile.

A quale età può presentarsi la disfunzione erettile?

A tutte le età ma con caratteristiche e problematiche differenti. Il rischio di DE aumenta con l’età ed in particolare, le fasce d’etá superiore a 40 anni é quella più rappresentata. Purtroppo solamente il 10 % degli uomini con disfunzione erettile richiede un consulto medico.

La disfunzione erettile é un sintomo o una malattia ?

La disfunzione erettile può essere determinata da una problematica del pene ma talvolta può essere il campanello d’allarme, o se si preferisce un SINTOMO di una serie di problematiche legate alla salute individuale. Dietro alla disfunzione erettile si possono infatti nascondere cause di natura cardio-circolatoria, ormonale o psicologica. Prendere coscienza del problema diventa quindi fondamentale al fine di mettere in moto strategie cliniche per individuarne la causa (é fondamentale fare la DIAGNOSI) ed impostare una corretta TERAPIA per migliorare la vita sessuale e prevenire la comparsa di altri disturbi. A volte basta modificare alcuni semplici comportamenti o stili di vita per migliorare la propria salute e la vita di coppia.

La disfunzione erettile può incidere sul benessere psicologico dell’uomo?

La disfunzione erettile condiziona la vita di tutti giorni, non solo all’interno della coppia ma anche nella vita sociale e nelle relazioni interpersonali dell’uomo. L’uomo che soffre di disfunzione erettile si trova di solito difronte ad un bivio: negare a se stesso il problema, nella speranza che passi, affrontarlo e risolverlo. La prima soluzione non sempre é vincente. Quando l’uomo fa finta che il problema non lo riguardi in realtà entra in un circolo vizioso che tende ad accentuare il sintomo sessuale. Uno uomo con un disagio sessuale come la disfunzione erettile ritorna al rapporto sessuale con l’ANSIA di verificare, e quindi fare un test, se si tratta di un problema passeggero oppure no. Il test di verifica del deficit erettile lo allontanerà dal piacere sessuale e lo avvicinerà sempre più a consolidare il sintomo disfunzionale. L’individuo in questo caso entrerà sempre più in una trappola dove non sarà importante, durante il rapporto sessuale, rimanere in contatto con le sensazioni del piacere sessuale ma diventerà lo spettatore di se stesso. L’individuo osservandosi da un’altra prospettiva (non di certo quella sessuale) verifica se il suo pene abbia ripreso il suo funzionamento oppure no. Nel turbinio emotivo di questo circolo vizioso caratterizzato dalle fasi: si trattava di un problema passeggero, ci riprovo, persiste ancora il problema, non é possibile devo riuscirci a tutti i costi, periste ancora il problema, ansia, calo dell’umore, isolamento, depressione, conflittualità di coppia.

La disfunzione erettile incide sul benessere della vita di coppia?

Gli uomini che soffrono di disfunzione erettile spesso dicono che la loro partner non c’entra e che la DE riguarda solo loro. Per vergogna, pudore, bassa autostima, la tendenza dell’uomo sara quello di evitare la comunicazione con la propria partner e di rifuggire dai rapporti sessuali di coppia. Tutto questo nella donna determinerà uno stato confusione. La donna tenderà a questo punto a colpevolizzarsi, si sente come la causa della mancata erezione del compagno ed il disorientamento la porterà a pensare di non essere più attraente e sedutiva (“non mi desidera più “) e verrà sopraffatta da pensieri paranoici (“sicuramente c’è un’altra donna”)

Come si fa la diagnosi di disfunzione erettile?

Nel corso della visita andrologica lo specialista insieme al paziente cercheranno di esplorare aspetti di medicina generale e sessuale finalizzati ad ipotizzare se la disfunzione erettile é di natura organica, psicologica o mista. Alcuni semplici esami del sangue come colesterolo, glicemia, trigliceridi e testosterone possono aiutare il medico nella ricerca delle cause che hanno determinato la disfunzione sessuale. In casi particolari si potrà ricorrere ad esami di più impegnativi.

Qual’é la terapia migliore?

Poiché la disfunzione erettile é un sintomo é fondamentale ricercarne le cause che lo hanno determinato. La terapia non dovrà quindi essere una terapia sintomatica ma causale. L’andrologo ha molte possibilità di trattamento: farmacologiche, fisiche e chirurgiche. Oggi sono disponibili diversi trattamenti che nella maggior parte dei casi di grande aiuto o risolvono definitivamente il problema. Tuttavia solo il 15% di chi soffre di un deficit dell’erezione intraprendere e segue correttamente una cura farmacologica. La novità in questi ultimi anni é data dal trattamento con le onde d’urto lineari a bassa intensità, note anche con l’acronimo inglese LIESWT (Low Intensity Extacorporeal Shock Wave Therapy). Le onde d’urto sono onde acustiche che quando applicate sul pene determinano un processo di neoangiogenesi (produzione di nuovi vasi) all’interno dei corpi cavernosi Questo comporta una cura del tessuto erettile con il ripristino della spontanea attività sessuale. Il paziente recupera le proprie e spontanee erezioni senza ricorrere all’ausilio di farmaci. Ma sopratutto al trattamento con le onde d’urto o con la terapia farmacologica deve seguire uno stile di vita sano. Smettere di fumare, di abusare di alcoolici o di droghe, una alimentazione corretta, praticare una regolare e costante attività fisica ed una corretta gestione dello stress sono fattori che garantiscono una risposta erettile ottimale.

Un settore finora inesplorato che presenta prospettive di utilizzo molto interessanti è quello dei pazienti “a rischio” o soggetti che iniziano a presentare qualche lieve segno premonitore della disfunzione erettile: erezioni più difficoltose da ottenere o da mantenere, (ma pur sempre sufficienti), necessità di maggiori stimoli eccitatori per ottenere l’erezione, minore rigidità in erezione. Si tratta di soggetti che non hanno ancora bisogno di terapia ma che, probabilmente, svilupperanno nel tempo la disfunzione erettile.


 

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