La disfunzione erettile nei pazienti affetti da tumore della prostata, operati di prostatectomia radicale rappresenta oggi l’opzione terapeutica che fornisce la più alta efficacia in termini di guarigione dalla malattia. Questo intervento è stato gravato in passato da tassi significativi di incontinenza urinaria e di disfunzione erettile ma oggi, quando si ricorre alla tecnica chirurgica “nerve sparing” in presenza di una malattia ancora limitata alla prostata la DE è meno frequente.

Il mantenimento della erezione dopo l’intervento chirurgico si basa su alcuni requisiti da valutare con attenzione prima della operazione : 1. Il paziente che prima dell’intervento chirurgico presenta erezioni del tutto normali. 2. Una buona potenza sessuale preoperatoria si associa tipicamente ad una giovane età ed alla assenza di malattie sistemiche

Il paziente sottoposto ad intervento di prostatectomia radicale “nerve sparing” sono utili i  seguenti consigli nel periodo postoperatorio:

  1. Riprendere appena possibile l’attività sessuale sapendo che le erezioni che tornano prima sono quelle erotiche, legate cioè alla stimolazione sessuale.
  2. Si ipotizza che dopo l’intervento possa essere utile fare una vera e propria cura riabilitativa prendendo uno farmaco proerettile (Sildenafil, Tadalafil, Vardenafil o Avanafil) tutti i giorni, indipendentemente dal desiderio di avere un rapporto sessuale.
  3. La stimolazione genitale rappresenta una vera e propria ginnastica riabilitativa per i corpi cavernosi responsabili dell’erezione e tipicamente sono proprio i pazienti che si “esercitano” spesso (2 volte alla settimana) a recuperare più velocemente le proprie erezioni.
  4. Durante il rapporto alcuni trucchi aiutano: A. la posizione in piedi o in ginocchio facilita il mantenimento della erezione così come il posizionamento alla radice del pene, una volta raggiunta la massima erezione, di un anello elastico come quello ricavato da un dito di un guanto in latice. B. l’uso di un gel lubrificante spalmato sul pene e sulle pareti vaginali facilita la penetrazione vaginale.

 

  1. La figura accanto mostra l’arteria cavernosa prima della somministrazione di prostaglandina

    5. Se non si osserva al contrario alcuna risposta è utile ricorrere alla terapia riabilitativa intracevernosa, almeno due volte alla settimana. Queste microiniezioni sono molto efficaci ed assolutamente indolori. Permettono di ottenere eccellenti erezioni che permettono sempre di avere rapporti completi di ottima qualità. Devono essere eseguite sotto stretto controllo specialistico e spesso permettono di recuperare una funzione del tutto normale.

 

 

 

 

 

 

 

  1. Recentemente nell’ambito della terapia riabilitativa dei corpi cavernosi dei pazienti a cui è stata asportata la prostata si è proposto il trattamento con le onde d’urto a bassa intensità. Si tratta di una  tecnica innovativa nell’ambito della terapia riabilitativa dei corpi cavernosi dopo prostatectomia di tipo “nerve sparing” . Attraverso questa terapia fisica è possibile ritardare la apoptosi (morte cellulare) delle fibrocellule dei corpi cavernosi ritardando l’insorgenza della fibrosi e quindi della disfunzione erettile

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