Le malattie sessualmente trasmissibili sono causate da microrganismi

virus (condilomi, herpes genitale)
batteri (clamidia, gonorrea, sifilide)
protozoi (tricomonas)
Il contagio per via sessuale avviene attraverso lo sperma, le secrezioni vaginali o il sangue. Oppure il contagio avviene attraverso il contatto diretto della pelle o delle mucose che rivestono i genitali, la bocca o l’ano.

Candidosi

E’ una infezione molto frequente ma non è quasi mai trasmessa per via sessuale. E’ causata da un fungo chiamato Candida che di solito vive nel nostro corpo senza arrecare problemi. Nell’uomo si presenta con arrossamento del pene, prurito, macchioline rosse o biancastre sui genitali.

Clamidia

(incubazione: 7 – 21 giorni)
E’ una delle malattie più diffuse tra i giovani; molto spesso non causa sintomi. Il maschio può presentare bruciori urinari, fuoriuscita di liquido dalla punta del pene, arrossamento del glande, dolore e gonfiore dei testicoli. La diagnosi viene confermata dai test di laboratorio. Si cura facilmente con terapia antibiotica. Il profilattico è efficace nel prevenire l’infezione.

Spermiogramma Spermiocoltura

Condilomi o Verruche genitali o Creste di gallo

(incubazione: da 1 a 3 mesi, ma può arrivare ad un anno)
Tra le malattie sessualmente trasmissibili, è quella più diffusa nei paesi industrializzati. E’ causata da un virus simile a quello che provoca le verruche sulla pelle il Papilloma Virus (HPV). In realtà gli HPV sono oltre un centinaio e di questi solo alcune decine infettano i genitali portanodo alla formazione di escrescenze che sono volgarmente chiamate “creste di gallo”. Tra essi, una minoranza ha però la capacità di determinare dei cambiamenti della cellula che possono predisporre al cancro quando associati ad altri fattori, fumo di tabacco in testa. L’infezione può essere trasmessa attraverso rapporti vaginali, anali o anche orali. A volte il virus può essere trasmesso attraverso il prolungato contatto mani-genitali; talvolta la persona stessa si autoinocula l’infezione durante le pratiche di igiene intima: è il caso di chi ha l’infezione a livello genitale e “trasporta” l’infezione a livello anale, dove poi si sviluppano i condilomi. Pertanto la presenza di condilomi anali non sempre è un segno di aver avuto rapporti di tale tipo Una semplice visita medica basta per diagnosticarle; sono eliminabili in vari modi ma tendono a riformarsi. Il 20% dei condilomi sparisce da solo nell’attesa di un trattamento. La cura consiste nell’asportazione dei condioli ed ha un carattere “estetico” più che curativo. Nella prevenzione, l’efficacia del preservativo non è assoluta è comunque consigliabile l’uso del preservativo sino alla fine della terapia per evitare una re-infezione

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Donovanosi o Granuloma inguinale o venereo

(incubazione: 1 – 360 giorni, in media 50)
Rara malattia batterica cronica che provoca ulcere non dolorose ai genitali. La diagnosi non è facile e la cura è piuttosto lunga.

Gonorrea o Blenorragia o Scolo

(incubazione: dai 2 ai 5 giorni)
E’ un’infezione batterica (gonococco) che nell’uomo provoca bruciore, prurito o difficoltà ad urinare e abbondanti perdite purulente, dalla punta del pene, che può irritarsi e gonfiare. La diagnosi è relativamente semplice; la cura consiste in un ciclo di terapia antibiotici. Raramente causa complicazioni. L’uso del preservativo è molto efficace nel prevenire questa malattia.

Herpes genitale

(incubazione: tra i 2 e 12 – 13 giorni)
L’infezione è causata da un virus (HSV-2) che, una volta contratto, rimane nell’organismo per tutta la vita. Il virus può risvegliarsi periodicamente causando la comparsa di piccole vesciche disposte a grappolo, ulcere dolorose e croste. La trasmissione avviene sia tramite rapporto sessuale sia attraverso baci o carezze. La diagnosi non è sempre facile. Non esistono terapie che possano eliminare l’infezione. Quindi l’uso del preservativo è importante per diminuire il rischio di contagiarsi.

Linfogranuloma venereo

(incubazione: 3 – 15 giorni)
E’ un’infezione causata da una variante della Chlamidia tracomatis che provoca una malattia cronica in cui si possono avere ulcere genitali ed ingrossamenti dei linfonodi inguinali. La diagnosi non è facile e la cura è lunga. Il preservativo offre una buona protezione.

Mollusco contagioso

(incubazione: 7 – 180 giorni)
Infezione virale della pelle molto comune che provoca escrescenze rossastre o brune. Per diagnosticarla basta una visita medica, si cura con l’asportazione delle lesioni. Da solo, il preservativo è poco efficace nella prevenzione.

Proctiti o Enteriti

Infiammazioni di natura infettiva dell’ultimo tratto dell’intestino che compaiono dopo rapporti anali. I sintomi sono molto diversi e per una diagnosi corretta la persona deve essere visitata da un medico che deciderà quali esami effettuare. L’uso del preservativo e del DAM è efficace nel diminuire il rischio di infettarsi.

Sifilide o Lue

(incubazione: da 1 a 12 settimane)
Malattia batterica facilmente trasmessa in tutti i tipi di rapporto sessuale. Colpisce i genitali provocando piccole ulcere ma può diffondersi in tutto il corpo. Se non curata, può diventare cronica con gravi danni. La diagnosi è relativamente facile e si può curare con antibiotici. Il preservativo è efficace nella prevenzione del contagio.

Tricomoniasi

(incubazione da 4 giorni a 3 settimane)
E’ l’infezione sessuale più diffusa nel mondo. La malattia è provocata da un protozoo: il Trichomonas vaginalis. Nell’uomo è spesso asintomatica o talvolta si manifesta con perdite genitali. Sono state descritte irritazioni del pene, infiammazioni della prostata e infertilità. La diagnosi è relativamente semplice. La terapia è antibioticia. L’uso regolare e corretto del preservativo in ogni pratica sessuale è molto efficace nel prevenire la malattia.